Storia della Chiesa
Il sostegno dato a Joseph Smith dalla sua famiglia


“Il sostegno dato a Joseph Smith dalla sua famiglia”, Rivelazioni nel contesto (2016)

“Il sostegno dato a Joseph Smith dalla sua famiglia”, Rivelazioni nel contesto

Il sostegno dato a Joseph Smith dalla sua famiglia

DeA 4, 11, 23

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La casa di Joseph Smith Sr.

L’anno 1829 cominciò pieno d’incertezze per Joseph Smith, ma si rivelò un periodo straordinario di crescita personale e di preparazione agli avvenimenti futuri. In seguito alla perdita delle prime 116 pagine del “Libro di Mormon” da parte di Martin Harris, nel giugno 1828, Joseph non aveva lavorato alla traduzione del Libro di Mormon per un periodo di sei mesi. Trascorse i mesi invernali ad Harmony, in Pennsylvania, “lavorando con le [sue] mani in una piccola fattoria che avev[a] acquistato dal padre di [sua] moglie, al fine di provvedere alla [sua] famiglia”1. Nel febbraio 1829, Joseph e sua moglie Emma ricevettero la gradita visita di suo padre e di suo fratello.2

Il sostegno della famiglia era vitale per Joseph: per molti anni, egli aveva condiviso le proprie esperienze con i suoi genitori, i suoi fratelli e le sue sorelle. Il giorno dopo la visita dell’angelo Moroni, nel 1823, Joseph riferì l’evento a suo padre.3 Sua madre, in seguito, scrisse che dopo quella visita “Joseph continuò a ricevere istruzioni di tanto in tanto e ogni sera riunivamo i nostri figli. Penso che la nostra famiglia offrisse un aspetto più singolare di qualsiasi altra esistente sulla faccia della terra: tutti sedevano in cerchio, padre, madre, figli e figlie, ascoltando ansiosi col fiato sospeso gli insegnamenti religiosi di un ragazzo di diciannove anni, che non aveva mai letto la Bibbia per intero in vita sua”4.

Dopo che Joseph ebbe ricevuto le tavole d’oro, i membri della sua famiglia lo aiutarono a proteggerle dalle persone i cui interessi variavano dal curioso al criminale.5

Rivelazione per Joseph Smith sr.

Durante la sua visita al figlio ad Harmony, Joseph Smith sr. chiese una rivelazione riguardo al suo ruolo nella restaurazione; il giovane profeta ricevette così una delle sue prime rivelazioni dirette a un’altra persona. In seguito, quando la rivelazione fu copiata in preparazione per la pubblicazione, fu aggiunta l’intestazione seguente: “Una rivelazione data a Joseph il Padre del Veggente desiderò conoscere ciò che il Signore voleva che facesse e questo è ciò che ricevette come segue”6. La breve rivelazione, ora Dottrina e Alleanze 4, è piena di un ricco linguaggio scritturale tratto dalla Bibbia e dal Libro di Mormon, anticipa il sorgere di “un’opera meravigliosa” ed elenca le qualità di coloro che scelgono di “imbarca[rsi] nel servizio di Dio”7

Poco dopo essere tornato a Manchester, Joseph Sr. acconsentì ad accogliere come pensionante in casa sua un insegnante di nome Oliver Cowdery. Joseph Sr. esitò, quando Cowdery – che aveva sentito delle voci riguardo alle visioni di Joseph e alle tavole – cominciò a tempestarlo di domande. Forse, la riluttanza di padre Smith fu dovuta alle vessazioni subite dalla sua famiglia da parte del clero locale. Qualunque fosse il motivo della sua iniziale esitazione, egli obbedì al mandato della rivelazione e servì quale fedele testimone delle prime visioni di Joseph Smith.

All’incirca in quello stesso periodo, Joseph Smith riprese il suo lavoro di traduzione assistito da Emma, da suo fratello Samuel e da Martin Harris, ciascuno dei quali funse brevemente da suo scrivano. All’inizio di aprile 1829, Oliver Cowdery — il cui interesse era stato ulteriormente acuito dalle conversazioni avute con Joseph Sr. — si recò ad Harmony. Samuel Smith lo accompagnò nel viaggio e lo presentò a Joseph.8 Oliver sentì nelle sue “stesse ossa”: “È volontà del Signore che io vada e c’è un lavoro per me in quest’opera”9 Egli divenne presto uno scrivano a tempo pieno per Joseph. Con questo aiuto così necessario, l’opera di traduzione procedette a un passo molto più accelerato.

La conversione di Samuel Smith

Il mese successivo, nel maggio 1829, Joseph Smith e Oliver Cowdery ricevettero l’autorità di battezzare da un messaggero angelico, Giovanni il Battista, e celebrarono l’ordinanza l’uno per l’altro. Poco dopo questo evento, Joseph ricevette la visita prima di Samuel, poi di un altro fratello, Hyrum. Durante la visita di Samuel, Joseph si adoperò per convertire suo fratello. Egli scrisse quanto segue nella sua storia:

“In quel periodo, ci fece visita mio fratello Samuel H Smith Noi lo informammo di ciò che il Signore stava per compiere per i figli degli uomini e ragionammo con lui, cercando di convincerlo della verità del Vangelo prossima a essere rivelata nella sua pienezza, facendo appello alla Sacra Bibbia per dimostrare la verità delle dottrine da noi esposte. Non convincendosi facilmente di queste cose, egli si ritirò nei boschi affinché — nel segreto e tramite fervente preghiera — potesse ottenere [saggezza] da un Dio benevolente, così da poter giudicare da se stesso. Il risultato fu che si convinse, mediante rivelazione, della verità delle dottrine che gli avevamo esposto. In accordo ai comandamenti del Vangelo, fu battezzato da O. Cowdry e ritornò a casa grandemente benedetto, lodando Iddio ed essendo ripieno dello Spirito Santo”10.

Samuel Smith avrebbe poi servito come uno dei primi missionari di proselitismo della Chiesa, quando nell’estate 1830 si recò nella vicina Mendon, nello Stato di New York, per predicare e vendere copie del Libro di Mormon.

Rivelazione per Hyrum Smith

Hyrum fece visita a Joseph poco dopo Samuel. Joseph raccontò: “Alla sua sincera richiesta, mi rivolsi al Signore per lui mediante l’Urim e Thummin e ricevetti per lui la seguente rivelazione”11. Questa rivelazione è ora Dottrina e Alleanze 11. Sebbene le frasi iniziali riflettano un linguaggio simile a quello di diverse rivelazioni ricevute nel 1829, il testo continua con consigli, promesse e avvertimenti personali che accennano al ruolo di Hyrum nello svolgimento dell’opera del Signore.

Tra le altre cose, il Signore ammonì Hyrum con queste parole: “Ecco, io ti comando di non supporre di essere chiamato a predicare fino a che non sarai chiamato. Aspetta ancora un poco, fino a che avrai la mia parola […] Non cercare di proclamare la mia parola, ma cerca prima di ottenerla, ed allora la tua lingua verrà sciolta”12

Poco tempo dopo, nel giugno 1829, Joseph Smith Sr., Samuel Smith e Hyrum Smith sarebbero stati tra gli Otto Testimoni del Libro di Mormon, rendendo testimonianza al mondo di aver visto e toccato le tavole, e che sapevano “con sicurezza” — “Dio ce ne sia testimone” — che Joseph le aveva tradotte13 Ancora una volta, la lealtà e il sostegno dei membri della sua famiglia si dimostrarono d’importanza vitale per Joseph nel prosieguo della sua opera.

“Ansiosi di conoscere […] i loro rispettivi doveri”

Il Libro di Mormon, ora tradotto e preparato per la stampa, fu pubblicato nel marzo 1830. Il 6 aprile 1830, a Fayette, Stato di New York, Joseph Smith organizzò ufficialmente quella che allora era chiamata Chiesa di Cristo. Poco tempo dopo, Joseph fu avvicinato da Oliver Cowdery, Hyrum Smith, Samuel H. Smith, Joseph Smith sr. e Joseph Knight sr., ciascuno dei quali “[era] ansios[o] di conoscere dal Signore quali fossero i [suoi] rispettivi doveri in relazione a quest’opera”14. Joseph fornì a ciascuno di loro una breve rivelazione personale. Simili per contenuto, lunghezza e linguaggio utilizzato, le rivelazioni sembrano essere state dettate una dopo l’altra. Agendo come scrivano, John Whitmer scrisse a ognuno una rivelazione separata; tuttavia, all’atto della pubblicazione nell’edizione del 1835 di Dottrina e Alleanze, tutte furono riunite in un’unica rivelazione, che oggi è nota come Dottrina e Alleanze 23.15.

Seppur simili, ciascuna rivelazione menziona il beneficiario per nome e contiene consigli specifici sui doveri, i ruoli e le aspettative. Una differenza notevole è che ciascuna delle prime quattro rivelazioni afferma che il ricevente non è “sotto alcuna condanna”, in quanto Oliver, Hyrum, Samuel e Joseph sr. erano stati tutti battezzati. L’ultimo destinatario, Joseph Knight Sr., non era ancora stato battezzato e a lui fu invece raccomandato che era suo “dovere di unir[s]i alla vera chiesa”16

Le parole della rivelazione rivolta a Hyrum suggeriscono il fatto che, nel tempo trascorso dalla rivelazione precedente, egli avesse ottenuto la parola del Signore e che ora la sua “lingua [fosse] sciolta” ed egli veniva quindi chiamato a esortare (vedere &DeA 23:3). Sappiamo che Hyrum predicò il Vangelo restaurato e insegnò Il Libro di Mormon già a partire dall’ottobre 1830 presso la casa di suo padre a Manchester, New York. Il suo sermone domenicale, in quell’occasione, toccò il cuore di Ezra Thayer e portò alla sua conversione. In seguito, Thayer raccontò: “Ogni parola mi toccò nel profondo dell’anima. Credetti che ogni parola fosse rivolta a me. […] Le lacrime mi rigavano le guance”17.

Negli anni successivi, i familiari di Joseph continuarono a dimostrare il proprio sostegno servendo come missionari, assumendosi ruoli di dirigenza nel sacerdozio e tramite sacrifici personali. I loro sentieri e i loro successi, persino le avversità e i fallimenti, si sarebbero dispiegati appieno con il passare del tempo, ma nel 1830, quando la nuova chiesa fu organizzata, essi erano desiderosi di servire, armati della volontà di Dio nei loro riguardi così come rivelata dal profeta Joseph Smith.